Lilly Sweet-Spirit.Heart

giovedì, ottobre 26, 2006

MuSicA E ParoLE -succede al cuore-

E' mattina.
Strofino gli occhi. Guardo il Mondo. Accendo la radio.
I miei passi si rivolgono lenti verso la cucina, accompagnati dalla voce dello speaker. Pochi minuti e la colazione è pronta.
Le canzoni sembrano susseguirsi tutte uguali. D'un tratto, però, una melodia mi scuote dal tepore del risveglio...

Parole e Musica. Musica e Parole.
Musica della mia infanzia.
Nella mia mente appare la figura di papà. Prende quel vecchio disco nero e lo fa girare. Suona. Io canto quella musica. Quelle parole sono solo musica...

Scuoto la testa. L'immagine svanisce. La canzone continua. Mi ritrovo ad ascoltare.
Musica della mia infanzia. Parole del mio presente.
Quella melodia che mi riporta indietro dipinge parole che mi incollano al mio oggi...

"Non è vero che non ho rimpianti,
e se potessi tornare indietro
come su una pellicola correggerei il passato,
riguarderei le scene che ho vissuto
e tutto quello che non ho capito,
ripeterei le parti che non ho mai imparato

Non e'vero che mi sta bene quello che ho fatto fino adesso,
andrebbe certo meglio se riavvolgessi il nastro:
andrei a cercare cose che ho perduto,
cancellerei le volte che ho mentito,
doppierei le frasi, le frasi che ho sbagliato.

E come dentro a un film un giorno mi vedrai arrivare
tra luci e riflettori accesi e scene da smontare
E gira il nastro gira e non lo so fermare
amore che per sbaglio non t'ho saputo amare
e corre il nastro corre senza aspettare adesso che t'ho perduto...

Non e' vero che non ho mai pianto,
che non ho perso ne' sbagliato,
ma sbaglierei di nuovo se ritornassi indietro
magari faccio in tempo a riparare
senza trucchi e senza rigirare l
e scene che non ho saputo recitare...

E come dentro a un film un giorno ti verro' a cercare
tra luci e riflettori accesi per farmi perdonare.
E gira il nastro gira e non lo so fermare
amore che per sbaglio non t'ho saputo amare
e corre il nastro corre senza aspettare adesso che t'ho perduto...

E gira il nastro gira e non lo so fermare
amore che per sbaglio non t'ho saputo amare
e corre il nastro corre senza aspettare
adesso che t'ho perduto... adesso lo puoi spezzare.."

Luca Barbarossa - Come Dentro Un Film


...La musica è finita da un po'. So che mi accompagnerà per tutto il giorno.
Esco.

Il viaggio non è il solito. Questa mattina non sono sola.
La musica mi risuona nella mente. Le parole risuonano nel cuore. I ricordi mi invadono.
I miei occhi mi tradiscono.
Guardo in alto per inghiottire i miei pensieri...
-Lisa, non puoi...pensa ad altro...-

"Non è vero che non ho rimpianti, e se potessi tornare indietro..."

Cammino per inerzia.
Autobus. Metro.
Manichini frettolosi intorno a me. I miei occhi li sfuocano.

"...andrebbe certo meglio se riavvolgessi il nastro: andrei a cercare cose che ho perduto..."

-Lisa...stai per rivedere la tua migliore amica...di tempo ne è passato, due anni almeno...pensa a quanto ti riempirà l'anima...-

Ancora tre fermate. Pasteur, Rovereto.
-Lisa, non puoi...soffrire non serve...-

"...amore che per sbaglio non t'ho saputo amare..."

-...non è così...smettila di torturarti...-

"...non è vero che non ho mai pianto, che non ho perso nè sbagliato, ma sbaglierei di nuovo se ritornassi indietro..."

Turro. Sono arrivata.
Pensare mi ha stancata. Sto per rivedere Valeria. Dal mio volto non si direbbe...
...uno, due, tre gradini...sono fuori dalla metro.
Cerco. ...Eccola...
Il mio sorriso esplode. Corro. L'abbraccio.

La musica si spegne...
Si accende la colonna sonora della nostra Amicizia...

Parole e musica. Musica e parole.
Musica dei nostri sorrisi. Parole della nostra complicità.
Questa melodia non mi ferisce.
Intorno a me i manichini sfuocati e frettolosi diventano persone indaffarate.
La mia voce canta i nostri momenti. La sua voce fa eco alla mia.

Due Amiche. Ricordi piacevoli. Negozi. Mille risate.

-...è di questo che hai bisogno...gli Amici...le uniche vere persone per cui vale la pena sorridere, stare male e sopratutto...VIVERE-

I miei occhi sorridono.
Il mio cuore sorride...
...finalmente...

E' bastato un attimo. Quell'incontro mi ha fatta stare bene dal primo istante. Quella nuova musica mi ha ridato il sorriso... Certe persone ti ridanno la vita...GRAZIE.

..."...adesso che t'ho perduto...ADESSO LO PUOI SPEZZARE!"

lunedì, ottobre 23, 2006

"L'InesauribilePAZIENZA"

Piove da stamattina.
Avete presente la sensazione che percorre il corpo quando si alza la tapparella al mattino, con attorno ancora il tepore della coperta, e si scopre che il mondo, là fuori, è completamente grigio? beh, io non so se sono metereopatica, ma di sicuro non mi mette di buonumore. Soprattutto se quella mattina ti aspettano quattro ore filate (!) con il professore più preciso della Terra e sai che per forza dovrai arrivare in orario...pena: il mancato accesso alla lezione. Che detta così può sembrare piacevole, della serie "oh, magggguarda che peccato, devo tornare a casa", se non fosse per due piccole motivazioni:
1. La "trascurabile" e "rilassante" ora e mezza di viaggio che mE tocca percorrere tutte le mattine, che mi costringe a levatacce assurde e a viaggi sulla metropolitana verde che non auguro nemmeno al mio peggior nemico e che in quel caso dovrei fare a ritroso immediatamente;
2. La triste consapevolezza che quella materia, di cui è difficile già ricordarne il nome (qualcosa tipo "teoria e progetto di costruzioni e strutture"), ha un inquietante nonssssocchè di "Beautiful"...se perdi una puntata rischi di non capirci davvero più niente...il problema è che in questo caso non c'è modo di spegnere la tv e dire "maccchissenefrega!".

Perciò, prendo con cautela le mie armi dall'armadio, anche chiamate "l'inesauribilePAZIENZA" e "lamoltopiùfacilmentesauribileVOGLIA", e cerco di fare tutto nei tempi previsti ( ah! dimenticavo l'arma più importante: l'ombrello!).
"Questa volta ce la faccio", mi dico. E la convinzione, poi, è sempre la prima cosa.

Corsa per comprare i biglietti (e Dio solo sa perchè diamine l'autobus passa da 'na parte e i biglietti li vendono praticamente trecento metri dalla parte opposta!- e io, da brava idiota, ho dimenticato di comprarli ieri!-)
Corsa per non perdere l'autobus (che qui non siamo mica in centro Milano, ne passa uno...poi l'altro si vedrà...)
Corsa per prendere la metropolitana che sta per andarsene.
Corsa per prendere la mia usuale "coincidenza" con il passante in ritardo (nel senso che io arrivo tranquilla -sifaperdire- alla mia ora, e corro per prendere quella che per me è una coincidenza, ma che in realtà è il solito treno in ritardo di dieci minuti...spostargli l'orario no, eh?)

"Fantastico. nove e trenta puntuale sono in università", penso.

Bene. CVD. "ComeVolevasiDimostrare". Il passante fa una fermata. Io devo farne due. Ma a lui, a quanto pare, nonglienepòfregàddemeno. Fermo per un quarto d'ora.

...ecco, e ora leggete stile film ispirato ad una storia vera, tipo "Mike morirà tre giorni dopo e le sue ceneri saranno sparse nell'oceano Pacifico, come da suo desiderio"

"Lisa, a quella lezione, non arriverà mai (lei fortunatamente non morirà tre giorni dopo, come il nostro adorato Mike...forse...cioè, nel senso...questo è successo oggi...quindi fra tre giorni...ccchipùòddirlo...non che voglia...no per carità...ma...oggi è oggi...domani chi lo sà...ma vi giuro che starò attenta...cioè, non ce ne sarà bisogno, però...OPPPERDIANA- esclamazione da film americano, per restare in tema-!...in che sorta di discorsi mi vado a incartare???... :/ ...ODDIO... me la sto mandando...)"

Comunque. Tutto questo poema per dirvi che a lezione non ci sono andata, ho preso tutta l'acqua possibile e inimmaginabile e mi sono ripromessa che la prossima volta prenderò l'autobus prima...levataccia peggiore del solito...

...la pioggia e i professori "simpatici" messi insieme riescono a farti prendere decisioni impensabili...



p.s.- Ti accorgi di essere arrivato all'università quando il nome delle materie scritto per intero potrebbe coprire un treno con dieci vagoni..."teoria e progetto di costruzioni e strutture", "analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie" ecccosìvia..ma non era più bella l'epoca di "storia, matematica, italiano e inglese"???

sabato, ottobre 21, 2006

FLasHbaCK

Avrei dovuto cominciare questo blog qualche settimana fa, subito prima della mia partenza per il tirocinio universitario. Di cose da scrivere ce ne sarebbero state milioni...

30 settembre 2006. Ritrovo all'aeroporto di Malpensa alle ore 7:15 per attendere un aereo previsto alle 9:25 (!) che prenderà il volo verso Rinas...Albania...

Sembrerebbe un posto insolito per uno stage, se non fosse che ci occuperemo di restauro architettonico in un paese sotto Tirana, Berat, che ha l'obiettivo di entrare a far parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO...e lì, di cose da restaurare (anzi, conservare, altrimenti rischio di essere linciata dalla mia prof!) vi assicuro che ce ne sono non poche...

Bene. Dopo aver subito settimane di battutine, stile "se c'è sciopero degli aerei per il ritorno, nn preoccuparti, chiedi posto su un gommone" e cose simili, dopo aver preparato la mia valigia sapientemente pesata sulla bilancia di casa per non superare i fatidici 20 kg, ma soprattutto dopo mille peripezie per ottenere un passaporto in 3 giorni (!) -e ce l'ho anche fatta!...non vi sto a spiegare come...- e una sveglia alle 5.00, sono finalmente qui ad attendere il mio viaggio e a chiedermi cosa mi aspetterà...

Sono al mio primo volo. All'estero ci sono già stata, ma in macchina (Portogallo!!) o in treno.
Ci imbarchiamo. Il gruppo è magnifico. Siamo in otto, con la prof che resterà con noi solo due giorni. Il mio posto paradossalmente non è con gli altri. Riesco a farmi spostare, perchè vorrei qualcuno a cui stritolare la mano se ho paura...e farlo ad un vicino sconosciuto (una signora Albanese che ha mangiato per tutto il viaggio e che cercava di dirmi cose incomprensibili) non mi sembra il caso.
Per la prima volta nella mia vita, mi sudano le mani. Sono agitata e impaziente.
Decollo. Rita dice "è stato bravo"...io non ho termini di paragone, ma mi fido e mi esalto...VOLARE è FANTASTICO.
Atterraggio. Rita dice "è davvero bravo"...la cosa procede come sopra...VOLARE MI PIACE PROPRIO (Al mio viaggio di ritorno la cosa sarà firmata e sottoscritta. Viaggio accanto al finestrino mentre le nubi sono trafitte dai raggi di un sole rosso che tramonta sul mare...ragazzi, evviva l'aereo!).

Al nostro arrivo ad attenderci un autista mandato dal responsabile Albanese, Ajet (persona squisita), con un furgoncino giallo non esattamente degli ultimi modelli. Sembra ci siano 40 gradi. Noi siamo tutti in jeans e scarpe da tennis (in Italia la temperatura era ben diversa). Il furgoncino ha l'aria di non avere aria condizionata, ma ciò che è peggio...ha i coprisedili in FINTO PELO BLU!...

Ci aspettano almeno due ore e mezza su quel forno microonde...Rinas-Berat distano circa 120 Km, ma scordatevi autostrade e casellanti.

A parte una sempre maggiore esigenza di fare pipì che con le frequenti buche non è proprio il massimo (non c'è bisogno di dire che "no autostrada-no autogrill"!!), il nostro secondo viaggio è magico...

E' un paese in ricostruzione."Siamo nel mondo delle contraddizioni" è la prima cosa che penso. Cantieri aperti dovunque accanto ad alberghi nuovissimi a loro volta su sfondi di macerie. I colori accesissimi degli edifici nuovi contrastano col bianco-grigio delle prime gettate di calcestruzzo di quella che sarà una casupola subito di fianco. Mercedes dei primi anni 70 "sfrecciano" accanto a concessionarie di auto nuove sorpassando un carrettino trainato da asinelli.
E' suggestivo.Non faccio che fotografare. Questo mondo lo mangio con gli occhi.


La maggior parte delle case sono a copertura piana...ma non è per il clima. Costruiscono a poco a poco, quando ne hanno la possibilità economica, lasciando, a piano compiuto la copertura piana e i ferri di ripresa all'esterno. Se un giorno si sposerà una figlia sarà più facile aggiungere un piano.
Sono tutte così.
Ci cade l'occhio su un particolare inquietante. Ai ferri di ripresa, o ai balconi di alcune costruzioni, vediamo vecchi peluches ingrigiti dal tempo appesi per lo più per il collo. La cosa ci lascia basiti.
Verremo successivamente a sapere che il fatto deriva da una superstizione popolare secondo la quale occorre appendere la bambola più brutta che sia ha agli edifici nuovi per allontanare l'invidia e gli "occhi distruttori" delle persone (ora capiamo perchè tra le bambole abbiamo visto anche quella di un "tele tabbies"!!).

Arrivati a Berat. L'albergo è stile tirolese. In questo posto gli stili si intrecciano a volontà.
Berat è magnifica. La chiamano "la città dalle mille finestre".





Domani è domenica. Il lavoro non inizia propriamente subito. La prof vuole vedere il mare. E anche noi. Domani si va al mare. Valona ci aspetta... e altre due ore di viaggio.

Il mare è incontaminato e limpido. Gente prende l'acqua dalla foce del fiume, lì accanto. Scenari bellissimi.
Fa caldo. Bagnamo i piedi. L'acqua è calda. L'acqua è limpida. La spiaggia è vuota. La voglia di tuffarsi c'è. Il costume manca. Distese di sassi bianchissimi sotto di noi sembrano dirci "noi possiamo fare il bagno e voi no" (stronzi!).Sguardi complici. Ci siamo capite. La prof non resiste e si fionda orgogliosa dall'autista e dal gentilissimo figlio di Ajet a chiedere se si possano allontanare perchè noi "fanciulle" abbiamo in programma un fantastico bagno in intimo!. Anche Luca, unico uomo del gruppo, farà parte del terzetto gentilmente "cacciato"!. Farà il bagno subito dopo di noi.

Tra vari perizomi e reggiseni non proprio idonei alla cosa corriamo verso il nostro desiderio (allettante come immagine, no?;)).



...Soddisfazione...
(eh, lo so che avreste voluto esserci, e non solo per una nuotata il primo di ottobre, ma ormai è andata...sorry!)

Beh, come primi giorni non c'è male. Fantastici, oserei dire.

2 0ttobre. La prof riparte. Il lavoro comincia. Ci occuperemo della rocca in cima alla collina. La salita sarà almeno un 90%!!. Un quarto d'ora, venti minuti di cammino. Tutti i giorni a piedi. Per otto giorni. Ci si prospetta un cuore a mille e polmoni scoppiati, ma un fisico al ritorno davvero niente male!.

Il lavoro è interessantissimo.Il gruppo è sempre più affiatato. Collaboriamo con architetti e studenti Albanesi. Lo scambio culturale "ci piace" (...vero raffi??). Si finisce tardi la sera e al ritorno ci ritroviamo tutti in camera nostra per la proiezione di uno dei film che le nostre espertone cinefile (anche dette cinofile!) si sono portate dietro ( grazie Karen e Rita!).

In tutto questo io non sono molto partecipe, non perchè sia asociale, ma in quanto devo preparare un esame che sosterrò al mio ritorno (per questo motivo, di due giorni anticipato rispetto agli altri). Mi addormento spesso sul libro. Mi deridono e dicono che faccio finta di studiare ( informo che prenderò 27 a quell'esame! tiè!;)).


I miei otto giorni passano così. Passano in fretta. Tra una camera d'albergo condivisa in quattro ( io, Rita, Luca e Karen, detti "i piccolini" dalla prof...ribattezzati "Barilla" al ritorno!!)

con un bagno sempre allagato per una perdita del lavandino. Una sveglia che Luca non sa spegnere e che ti rompe i maroni ogni cinque minuti (Luca ti voglio bene, ma ti ho odiato profondamente!!). Momenti strani, che ci hanno fatto morire dal ridere (ce ne sarebbero mille da raccontare, ma passerei qui altre 4 ore!). Frasi rimaste nella storia ( tipo "delirio e paccata di soldi"...anche questa è lunga da raccontare...).Foto e video a volontà. Comprese le "millecinquecentotrenta" foto della Rossi ai gatti del posto (gattofila!). Interviste e servizi su Tv Albania, come se fossimo delle star. Il biùrEK (che continuerò a scrivere in questo modo, perchè "mi piace"), buonissima specie di focaccia ripiena, messa ancora calda in un sacchetto di PLASITCA! (così com'è uscita dal forno...ma dopo due giorni ci fai l'abitudine!). Tanto thè (non hanno la concezione della colazione "cappuccio e brioches", ma se volete un piatto di minestra al mattino, non ci sarà alcun problema!). Gente che parla italiano. Altra, davvero per nulla. Noi che cerchiamo di far capire a gesti "burro e marmellata" alla cameriera dell'albergo, che non fa altro che sorridere e alzare le spalle (inquietante, sul serio!). Gente strana. Altra gente magnificamente splendida e disponibile. Noi che proviamo a imparare l'albanese, ma che più di "grazie, buon giorno" e "buona sera" non impareremo ( ah, no..."druri" è LEGNO...e poi "erker" e "testek"...ma questa è deformazione professionale dovuta al lavoro che dovevamo fare!!)...


Insomma ho davvero tante cose nel cuore. Ci sono stata otto giorni, ma sono stati intensi e pieni di avvenimenti.
L'immagine di questo paese arriva in Italia assurdamente storpiata e sbagliata. Le persone hanno un cuore enorme. Durante il rilievo del degrado tra le case della rocca tante famiglie ci hanno invitato all'interno e ci hanno raccontato dei loro figli, nipoti che ora sono in qualche posto nel mondo, chiedendoci addirittura di passare del tempo con loro, magari al mare!.

E' stato davvero importante a livello culturale e personale. Viaggi di questo genere possono cambiarti. Ci tornerei altre innumerevoli volte.

Il viaggio di ritorno, causa esame, lo farò da sola. 8 Ottobre. Mi accompagnerà Ceni ( figlio di Ajet), ragazzone simpaticissimo che studia Archeologia all'università e che mi racconterà quanto è difficile per loro ottenere un visto per l'estero. Ha dovuto rinunciare ad uno stage a Roma per questo. L'Italia non l'ha accolto. Mille scusanti per non farlo. Io in Albania, per il mio tirocinio, ci sono andata senza nessun problema...

L'Albania è un paese che lotta per rinascere, fisicamente e agli occhi della gente che giudica senza sapere.
Anche io l'ho fatto molte volte, ma la sensibilità sta anche nel saper cambiare idea...





venerdì, ottobre 20, 2006

...uN ReGALo SpECiALe

Ho pensato molto alle prime cose da scrivere su questo blog (tanto è vero che è rimasto vuoto per 3 giorni!!)...
Penso che la cosa migliore sia iniziare con ciò che leggerete qui di seguito...
Non appena leggerai questo post capirai che sto parlando proprio di Te...
Voglio ringraziarti. Davvero.
Voglio ringraziarti perchè non appena hai saputo di questo mio desiderio non hai esitato un attimo a realizzarlo -anche se in realtà dici che è solo per farti i fatti miei e vedere che boiate posso scrivere!;)...-.
Voglio ringraziarti perchè ora avrò modo di sfogare tutto ciò che ho dentro o di scrivere idiozie grazie alle quali si potrà capire il livello di danno psicologico a cui sono arrivata dopo 22 anni di vita (di cui 3 di università)...-e vi assicuro che è notevole!-...
Voglio ringraziarti e dirti che per me questo è un regalo speciale...
GRAZIE di cuore. Lisa
p.s.- avverto il Mondo che se comincerò, in un ipotetico periodo no, ad annoiarvi con le mie "seghe mentali", di cui mi dicono essere spesso vittima (vero, chiariccia??...tra me e te, però...), sarà quindi colpa dell' "omino" che tanto ho ringraziato qui sopra...;)...
p.p.s.-...e voi direte..."ecccciàai messsssso tanto a scrivere 'starrrrobbba??"...EBBBBBENE, Sì.