Lilly Sweet-Spirit.Heart

martedì, gennaio 30, 2007

FLuSsO Di cOSciEnZa

Voglio andare via. Scappare. Datemi un motivo per restare.

DuE PaROLE -se ce la fò-

Due parole veloci veloci per distogliervi dall'illusione di una mia ritrovata capacità di sintesi...

No. Mi spiace. Se vi fosse arrivata questa voce, sappiate che sono tutte false speranze. Lilly non cambia MAI. La motivazione di questi post ristretti è da ricercare nella tanto agoniata (si fa per dire) "sessione d'esame", che inizia lunedì. E siccome la vostra Lilly decide all'ultimo momento (come suo solito) di dare un esame che è giusto lunedì, si deve dare una mossa o non lo farà mai. Conseguenza: tre righe e via -se ce la fa!;)-

"Massì, facciamolo! Mi butto, qualche notte sveglia -come per la passata settimana! ndr-, stuzzicadenti tra le palpebre e se va, va..."
...pazza criminale...'sti ritmi fra un po' ti distruggono!...vabbeh, del resto è cosa nota ormai tra noi studenti che

"il Politecnico ti tempra per il capodanno!" (vero simo????)...

Tutto ciò per dirvi che dovrei postare la serata universitaria fatta per il mio compleanno qualche venerdì fa (19.01) e che lo farò presto...promesso... -anche se zetterino dice che queste cose vanno fatte subito, ma "subito" è una parola che associo solo alle consegne per l'università;)-

Lo so, questo post non corrisponde esattamente alla tre righe che avevo previsto, ma c'era da aspettarselo!...
...
Del resto se Dante avesse avuto capacità di sintesi, a quest'ora non avremmo uno dei più grandi -anche in senso fisico- capolavori della letteratura italiana!;)

a presto Mondo

sabato, gennaio 27, 2007

TiPi Di SgUArDi

Ci sono tanti tipi di persone nella vita.
Ci sono persone che di Te non capiscono nulla, e la cosa è palese per Te e anche per Loro.
Ci sono persone che di Te hanno capito tutto, ti aggrappi a Loro e Loro per i più svariati motivi finiscono per andarsene dalla cerchia del tuo domani.
Ci sono persone, invece, che non diresti mai capaci di starti così vicino...e poi, quasi magicamente, ti sorprendono venendo a sapere che su di Loro puoi sempre contare.

E poi ci sono quelle persone che credono, ti fanno credere, si convincono o fingono di aver capito tutto di Te...ti danno forza... ma quando c'è disperatamente bisogno di comprensione scopri che in realtà Loro di Te non hanno capito davvero niente...davvero, davvero niente...

...La morsa dell'illusione è il vuoto più grande...

sabato, gennaio 20, 2007

MeLOdiA DEi pENsiEri


[...]-errata corrige- " c'era una volta un post...adesso non c'è più!" ...zetter, quanto sei saggio;)...

martedì, gennaio 16, 2007

Lei SA

La Ragazza cammina per la strada.
E' sola. Non ha fretta. Non può accorgersi del passare del tempo, il Signor Inverno ha dimenticato di distinguere la sera dalla notte. Il vento le accarezza i capelli. Il freddo le raggela le mani. La strada è buia, illuminata qua e là dalle luci puntiformi e tremolanti dei lampioni.
La Ragazza sa che anche questa sera i pensieri affioreranno come emissari di un fiume in piena. E Lei sa che non potrà fermarli. Ci ha provato troppe volte. Troppo difficile per Lei, così razionale.
Eppure vorrebbe.

La Ragazza cammina per la strada. La borsa sotto braccio e la rabbia nel cuore.
Anche questa giornata sta finendo. Pensa che forse domani svegliandosi Lei sarà diversa. O forse sempre la stessa, ma quella di prima. Quella che ha perso percorrendo le strade della vita. Quella che non aveva paura.
Lei invece di paura ne ha tanta. Lei ora ostenta sicurezza e nasconde incertezze. Lei ora di giorno indossa quel regalo che le ha fatto il Signor Destino non molto tempo fa. Una maschera dorata che sprigiona sorrisi, anche se quei sorrisi in fondo non sono più i suoi. Non le piace affatto, ma forse è per non farlo arrabbiare ancora. Forse in questo modo può ingannarlo e fargli credere che oggi Lei è cambiata. Nulla può scalfirla. Come una grande quercia saggia, che trae forza dal passare degli anni, nonostante le terribili intemperie. Forse, però, la Ragazza non sa che sta solo ingannando sè stessa.

La Ragazza cammina per la strada. Gente indaffarata sfiora la sua figura per andare verso luoghi che Lei non può sapere. La Ragazza non incrocia mai il loro sguardo. Ha timore che nei suoi occhi si leggano i suoi pensieri. Lei cammina e guarda nel vuoto cercando il quel niente le risposte che non riesce a darsi. Lei sa che anche questa sera non le troverà. Forse dovrebbe solo smettere di cercarle.

La Ragazza cammina per la strada. Carte abbandonate sull'asfalto le dedicano la danza del vento. Danzano insieme. Nonostante l'abbandono. Guarda. Osserva. Pensa che in quell'immagine ci sia tutta la dolcezza, la gioia e la forza che le sembra non avere più. Con quelle carte abbandonate, ora, ha in comune solo la fragilità. Pensa che ormai il termine "insieme" è un suono oscuro che non capisce. Un suono sordo che la spiazza e la spaventa. Lei non sapeva che sarebbe stato tutto così difficile. Pensava di avercela fatta. Pensava di sorridere davvero. Si era dimenticata che indossava il regalo del Destino. Quasi fosse diventata una parte di sè. Ma il Signor Destino si è scomodato apposta per ricordarglielo. Dovrebbe ringraziarlo, pensa. L'ironia, invece, è una qualità che non ha perso.

La Ragazza cammina per la strada. Il suo cuore è un miscuglio di sentimenti incomprensibili. Sa che sta succedendo ancora. Sa che inconsapevolmente si difenderà da ciò che in passato l'ha fatta soffrire e cambiare. E difendendosi, Lei sa, che potrà ferire. Lei non vorrebbe. Vorrebbe poter distruggere quella Corazza bugiarda che finge di proteggerla per proteggersi con la forza della sua anima. E invece, proprio la Signora Corazza le ha insegnato a distruggere ciò che Ama. La Ragazza si odia per questo.

La Ragazza cammina per la strada. La borsa sotto braccio e la rabbia nel cuore. Serrande abbassate suggeriscono la fine del giorno. Insegne accese ne anticipano uno nuovo. "Domani saremo ancora qui". Anche Lei tornerà in quel luogo, vittima consapevole della routine quotidiana. Lei sa che domani troverà tutto come lo sta lasciando. Il profumo del pane fresco le accarezzerà le narici come sempre. I marciapiedi saranno abitati dalle stesse facce di quello stesso giorno che va spegnendosi. Lei camminerà con quello stesso identico passo cadenzato. E quello stesso ritmo le suggerirà altri pensieri. Nuovi ma sempre uguali. Camminerà nuovamente verso casa. Sola. Ma in compagnia del Signor Destino e della Signora Corazza. Non conosce il momento in cui la lasceranno. Non sa quando riuscirà a dire loro che ne ha abbastanza.
Ma sa che quel momento arriverà.
Ridarà il regalo al Signor Destino e caccerà, con tutta la rabbia che prova, la Signora. La Ragazza sa che potrà farcela, ancora, come un tempo.
Lei sa che quel momento arriverà...
... e sarà, finalmente, di nuovo sè stessa.

giovedì, gennaio 04, 2007

VENtiTRè ANNi

2 Gennaio 2007. Ventitrè anni...ragazzi sto invecchiando. Sono zia e ho anche i primi capelli bianchi (mannaggia all'eredità di mia mamma!!).

Facciamo un passo indietro.
Primo Gennaio. Sono a Brescia per il Capodanno. Con Chiara, ovvio.
Dopo essere andate a letto alle 7 del mattino (non prima di una sana colazione al bar con brioches e cappucino), ci svegliamo alle tre del pomeriggio. Seconda "colazione", meglio definibile come "merenda" e tappa in ufficio a guardare gli orari FS su internet.
Prendo il mio fedele borsone e torno a casa con il primo treno disponibile.
...E domani al lavoro...ma io dico, due gennaio, giorno del mio compleanno, subito dopo capodanno, sono totalmente rinco e...lavoro??????...ebbene, sì!. Inventario, ecccchecccevoifà??.

Non si prospetta un giorno memorabile. Ma ci sn abituata. Anni di compleanni passati a posticipare di almeno dieci giorni la data della festa per riuscire ad avere un numero decente di invitati. Prima o poi comincerò a credere sul serio di essere nata il 15 gennaio!!!.

Mi fiondo a letto. L'umore, tra lo strapazzo del capodanno e il pensiero dell'indomani, non è certo dei migliori. Occhi sbarrati, guardo il soffito e mi cullo tra i pensieri -in realtà tra le seghe mentali, ma volevo convincermi per una volta che nn fosse così!;)-.
Improvvisamente il cellulare illumina la stanza e comincia a vibrare fastidiosamente sul comodino. Un messaggio.

"Volevamo essere i primi a farti gli auguri di compleanno. Forse ci siamo riusciti [...]"

Guardo l'ora. 00:00. Magnifici! Sensazionali!...Enzo e Luisella, due Amici con la -A- maiuscola!.
Non ho nemmeno il tempo di cominciare a sorridere. 00:01. bzzzzz...messaggio. Chiara!...fenomeno, ma ti hanno fregato il primo posto!(-forse hai perso troppo tempo pensando che probabilmente era meglio "buon compleanno" al posto di "auguri", visto che quello me lo avevi detto soltanto il giorno prima!!!!;)-, dddài scherzo, sei speciale come al solito!).
Passa un po' di tempo. 00:25. Lotta per il terzo posto. Chi sarà?...beh, io qualcuno lo sto aspettando...magari...leggo. Zetterinooooooo!. Che dolce!. La sorpresa inaspettata mi rende ancora più felice! (lui non lo sa, ma le sue parole e la sua ben nascosta vena poetica mi hanno commosso!).
Ragazzi, non ce n'è, il podio è stato assegnato. Siete meravigliosi!.

...Resta il fatto che ciò che attendevo arriverà solo molto più tardi. Ore 2:49. Il messaggio esordisce "volevo essere il primo[...]"...vabbeh, ti voglio bene lo stesso!!!!;)...

Spengo il cellulare, sapendo che la curiosità e l'attesa degli sms non mi avrebbe altrimenti fatto dormire (no, non sono fanatica o psicolabile!; domani lavoro, non faccio nemmeno una festa, ellllasciatemi almeno 'sta soddddisfazione!!!).
Nelle ore successive, e per tutto il giorno durante l'inventario, il cellulare continuerà a squillare regalandomi telefonate e sms anche di persone che alle tre del pomeriggio mi diranno, sorridenti e soddisfatte: Volevamo essere i primi! ( fratellone mio, non sei l'unico! no comment!...Ma ho riso tanto!).

Lavorare come al solito mi diverte (questo grazie alle mie colleghe- grazie Lùùùù per il pensiero!-), ma il mio compleanno non lo sento tanto. "il buongiorno si vede dal mattino", penso.


Torno a casa e decido di immergermi per un paio d'ore (!) nella vasca da bagno. Luci soffuse e schiuma a volontà.
Dopo dieci minuti."Lisa, muoviti!". Mia mamma. Come se non lo sapesse che il mio bagno dura ore!. "Lisa, fra un po' arriva tuo fratello, sbrigati!". Mio padre. Non sarà mica la prima volta che mi trova in bagno. Macccheccciavranno tutti??...
Decido di sbrigarmi. Esco. Entro in camera mia e..."BUON COMPLEANNO!"...CHIARAAAAAAAAA! Avevi detto di non poter venire nemmeno tu!...che testina di vitello!...
Mega regalo composito. Ci metto mezz'ora ad aprire gli innumerevoli pacchetti (e a leggere tutti i tuoi biglietti!) mentre in realtà sono ancora in accappatoio e lei continua a farmi foto (l'abbiamo smessa?, come dice chicco!). Strabello! Grazie davvero.


Vado in cucina. La mamy ha fatto la torta. Chiara ha portato anche i pasticcini. Arriva il mio fratellone con la mia sorellina (che è mia cognata) e mia nipote. Cena tutti insieme. Risate. Foto. Foto cretine. Mio fretello che fa l'idiota (normale amministrazione!). Momento torta e regali.


E' stato davvero un compleanno speciale...non me l'aspettavo...
...Grazie anche alle persone che mi sono state vicine pur essendo lontane...

Sapete una cosa?!...forse il buongiorno può spuntare anche in tarda serata!...