Lilly Sweet-Spirit.Heart

domenica, dicembre 30, 2007

bAcK to LiFE





E l'ha pensato. E ci ha creduto. Ne era convinta.
La sua cupa certezza era che fosse davvero così.

Poi arriva lui. Come un'improvvisazione di pianoforte che danza su note che aveva dimenticato. E d'un tratto il muro si abbatte. Quello che portava con sè da tempo. Quello che avrebbe dovuto proteggerla. E che, molte volte, ci è anche riuscito. Ma di cui ora sembra poterne fare a meno...

Con te non ho paura. Da te non mi devo difendere. Le parole si sciolgono nel buio di quella notte come se non avessero aspettato altro. Limpide. E quando le pronuncia si sente bene. Quasi avesse scoperto che dietro alle nuvole il cielo splende ancora. E' una sensazione, non una certezza... di quelle, ormai ce ne sono poche... ma è una sensazione forte che prevarica ogni dubbio... e forse è più vera di qualunque realtà.
Perchè la realtà un po' finge. E se anche lui è reale, allora è una nota stonata in tutto questo. Una nuvola bianca nel cielo terso. Un ombrello colorato in un giorno di pioggia. La banconota che avevi dimenticato nella giacca dell'anno scorso.
Lui è una sorpresa.
Di quelle che ti fanno apprezzare anche la giornata più nera. Di quelle che non sai quanto dureranno. Ma che non ti fanno avere nemmeno la voglia di chiedertelo. Le accogli. E basta.
Perchè è questo ciò che conta.
Senza domande. Perchè le domande rovinano il senso di un capolavoro. Perchè se sveli il significato di un dipinto, questo perde un po' del suo valore... Perchè è proprio quando cerchi di spiegarti un sogno che cominci a dimenticarlo...
E allora il significato di questo sogno, lei, non vuole saperlo. Si addormenterà ancora in queste notti, lasciandosi cullare dai colori di queste immagini. E anche se domani tutto questo dovesse sbiadire avrà il sapore e la dolcezza di un prezioso istante immortalato in una fotografia in bianco e nero... ma sarà stato un istante vero.
Vero.

martedì, dicembre 25, 2007

NaTALe E' IN tUTTo IL MOndO...




Anche se non mi conosci
e la mia lingua non capisci
oggi voglio scriverti, perché
questo vecchio mondo è guasto
e anche se non ti ho mai visto
io mi sento troppo uguale a te,
anche se siamo monete di valore
svalutate da una misera realtà,
siamo petali caduti in questa vita dallo stesso fiore...


Se ogni tanto ti perdoni
e credi in altre religioni
o non hai trovato ancora Dio,
eppure lo bestemmi, a volte con ferocia,
perché hai perso la fiducia,
ma il tuo sangue brucia come il mio,
anche se ti hanno convinto che l'amore
è la più bugiarda delle verità,
se sei ancora prigioniero di un errore che ti ha fatto male...

Buon Natale,
sconosciuto fratello lontano,
ti auguro buon Natale
dal mio piccolo cielo italiano,
non odiare chi ti vuole rubare il futuro,
rendi il bene per il male,
buon Natale!

Anche se la guerra è in onda
e tutto il mondo si circonda
di frontiere senza libertà,
anche se ai poveri non restano che fame e trucchi,
avanzi dei paesi ricchi,
briciole di generosità,
un messaggio arriva ancora dalla gente
che ogni giorno aiuta chi non ce la fa,
per la vita che rinasce in una stalla e un cuore universale...

Buon Natale,
disarmato fratello lontano,
ti auguro buon Natale
e la luce di un campo di grano,
non farlo, non buttare questo sogno a portata di mano
e, anche se spegni o cambierai canale,
buon Natale!

Anche senza un lavoro e senza dignità,
anche se sei imbottito di felicità,
se in questa notte, come per regalo, ti ritrovi solo, dentro a un letto di ospedale,
buon Natale!
A un secolo che muore,
buon Natale!
Fratello non mollare mai,
ma rincorri anche tu quella stella,
la vita è una grande mamma che ti culla,
col suo alito immortale
e un oceano d'amore.

Anche senza l'albero e i pacchetti da scartare,
anche senza tutta questa festa artificiale,
fosse, come gli altri giorni, il giorno più banale...

Buon Natale!



("il giorno di Natale", M.M.)


...a tutti voi, ma soprattutto a tutti i bimbi del mondo ...

Tanti auguri

_Lilly



sabato, dicembre 15, 2007

EMoZioNI


[...] "Non è quello che vidi che mi fermò
È quello che non vidi
Puoi capirlo, fratello?
É quel che non vidi...
lo cercai ma non c'era, in tutta quella sterminata città c'era tutto tranne
C'era tutto
Ma non c'era una fine.
Quello che non vidi è dove finiva tutto quello.
La fine del mondo
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito.
Questo a me piace. Questo lo si può vivere.
Ma se tu
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita
Se quella tastiera è infinita, allora
Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio." [...]

"Novecento", Alessandro Baricco



Un Teatro nella gelida Milano notturna.
Un'opera meravigliosa. Scenografia essenziale, ma che rapisce senza distrarti.
E un attore con la A maiuscola.
L'emozione di versi che ti colpiscono il cuore.
Tasti di pianoforte che prendono vita anche nella tua anima. E ti trasportano. Là. Sull'infinito oceano. Dove Lui suonava danzando. Leggeri come la musica jazz.

... E poi tu.
La perfetta conclusione di una serata improvvisa.
Le emozioni migliori sono quelle che non pensavi di vivere.

sabato, dicembre 08, 2007

iL PRimO TrAGuaRdo


Un anno fa a quest'ora attendevamo che tu nascessi.
In ansia, uno accanto all'altro, seduti nella sala d'aspetto dell'ospedale, sussultando ogni volta che vedevamo la porta scorrevole aprirsi davanti a noi...
Un anno fa, a quest'ora, giocavamo a immaginare il tuo viso e che sguardo avessi tra le braccia dei tuoi genitori...
Fino a quando la porta finalmente si aprì lasciandoci scorgere un piccolo e già vispo fagottino tra le mani del suo enorme papà...

E' passato un anno da quei momenti, da quelle emozioni...
Ora conosco bene i tratti del tuo viso. Conosco le tue buffe espressioni. Conosco il tuo sorriso e come balli dondolandoti quando senti la musica...
So che ami la musica e gli animali. So che ami guardare fuori dalla finestra. So che adori fare il bagnetto mentre con le manine schizzi l'acqua ovunque. So che ami schizzare l'acqua ovunque e per questo, all'insaputa della nonna, io e te, ci chiudiamo in bagno e riempiamo il lavandino fino all'orlo. So che ami sgattaiolare nella cameretta della zia per prenderle tutti i peluches con quel faccino furbo e dolcissimo a cui mai direi di no. So che ti piace da matti quando tutti insieme cantiamo per te le canzoni dei cartoni animati o dello zecchino d'oro o quando io e la tua mamma facciamo, per te, i balletti più stupidi che ti fanno ridere come una matta (li facevamo anche quando tu non c'eri ancora, tesoro mio, ma tu questo non lo sai e...sshhhh, non dirlo a nessuno).
So che ti piace quando ridiamo a crepapelle, perchè tu cominci a ridere con noi...

Eppure sono tante ancora le cose che non so di te, come tante sono quelle di cui tu ancora non sai nulla. E' ancora lungo il viaggio che dovrai fare su questa strada che chiamano "vita"...
E nel giorno della tua prima festa voglio ricordarti che in qualunque tuo nuovo passo, in qualunque tua nuova scoperta o possibile ostacolo, io ci sarò...


Buon Primo compleanno, Tesoro mio
Con infinito amore,
zia Lisa

sabato, dicembre 01, 2007

haNdLe with-OUT- CaRE


E' difficile scrivere del silenzio.
Di quelle parole che ti accarezzano l'udito senza farsi sentire. Di quei pensieri che ammutoliscono anche le strade più affollate e rumorose. E' difficile parlare di momenti inqualificabili. Che non hanno il coraggio di decidere se stare di qua o di là. Che non hanno la forza di palesarsi e di dirti che finalmente hai preso la strada giusta o che, diamine, stai sbagliando ancora.
E' difficile scrivere di attimi che, se fossero pacchi in un viaggio, porterebbero in bella vista la scritta "handle with care". Quella stessa scritta che sembra ti abbiano tatuato in fronte. Quella stessa scritta che il mondo sembra leggere nei tuoi occhi mentre in un angolo del tuo viso traccia, beffardo, a caratteri cubitali la parola "fragile". E Dio solo sa quanto ti dia fastidio. Soprattutto ora che hai consumato i chilometri e le scarpe per cancellare dalla carta d'identità quell'aggettivo, sotto la voce "segni particolari". Poi basta una frase. Nemmeno ti conosce, ma ti dipinge, dopo uno sguardo, esattamente come quella che eri. E che, a quanto pare, forse sei ancora. Tu non sai nulla di me, ti difendi. Ma è quello che traspare, risponde. E allora capisci quanto sia stato tutto vano.

E i silenzi diventano rumori. E i rumori, silenzi. Ancora.

... Forse la forza è solo un attimo, come la felicità, per Leopardi. Forse pensi di averne, ma ti scivola tra le dita come sabbia non appena allenti un po' la presa. Forse non basta convincerti di essere una montagna, per far sì che avvenga la trasformazione. Forse non serve guardarsi allo specchio e dirti che ora sei diversa... Perchè non è vero che sei forte, se ti senti tale solo quando fuori splende il sole... E te ne stai accorgendo. Mentre cerchi di fermare i pensieri che volano su paesaggi che non vorresti vedere. Perchè per essere forte, devi imparare ad essere un po' menefreghista. Perchè per essere forte non puoi farti toccare da tutto ciò che avviene intorno a te. Devi imparare ad avere una tua strada. Devi imparare che l'unico tuo obbiettivo è l'orizzonte. E nessuno può permettersi di portartelo via... Non con le parole, non con i fatti... e nemmeno cercando, inconsapevolmento o no, di ferirti. Non puoi fermarti perchè il mondo non gira come vorresti. Non puoi fermarti perchè sai che la maggior parte delle parole che ti arrivano suonano inutili e false. Vestiti di falsità anche tu e cammina come se porgessi il frutto più sincero che hai. E' questo ciò che ti insegnano. E' questo ciò che ti impedirà di essere schiacciato. Se il tuo nemico imbroglia, a quanto pare, devi farlo anche tu, se vuoi vincere. Non credere ai film a lieto fine. Nessuno vivrà mai "felice e contento " per sempre. E non è vero che vincono sempre i buoni. I buoni sono solo degli inguaribili romantici. Quelli che il mondo chiama "idioti". Smettila di lottare contro il vento... perchè i buoni sono un punto nell'oscurità e non verranno mai ascoltati. Nessuno ascolta la polvere. E non stupirti se chi dice di volerti bene, dimostra tutti i giorni il contrario. Non stupirti se capisci che, chi ha detto che sei una persona meravigliosa, l'ha fatto solo con un secondo fine. Forse devi imparare a non credere più nemmeno a queste parole. Devi imparare ad essere cieco. Devi imparare ad essere sordo di sentimenti. Arido. "Arido" è una parola che al mondo piace da impazzire. Quasi quanto "finzione" e "ipocrisia". Forse è la freddezza una delle poche armi. L'unica cosa che porterà nei tuoi occhi l'insegna "handle withOUT care". Forse sarai forte solo quando ti sarai trasformato in tutto ciò che odi. La sensibilità chiudila nel cassetto più nascosto che hai. Dimenticala. Perchè in questa vita, credimi, non ti serivirà.
...perdonate la franchezza.