Lilly Sweet-Spirit.Heart

mercoledì, febbraio 28, 2007

gEchi

Dovrei saper scavalcare la notte.

giovedì, febbraio 22, 2007

uN LungO CarNEvALe -tornando bambini-


Non riesco a ricordare l'ultima volta in cui partecipai ad una festa di carnevale, ma sono sicura che risale a molto, molto tempo fa...più o meno a quando il mettersi la matita nera sugli occhi e gli ombretti colorati era fatto esclusivo solo di quei giorni.
Eppure all'alba dei miei ventitrè anni, ora che di matite nere ne ho temperate in quantità, ora che le ditte di cosmetici si inseguono inventando prodotti più inverosimili, ora che il mondo ha in cantiere il trucco virtual-informatico a pixel di colore, "qualcuno" è riuscito a coinvolgermi nuovamente in questa festa ormai dimenticata...

Ottobre... o "giùdilì"...
Gli alberi non hanno ancora riscoperto i colori caldi di quest'autunno ritardatario e le persone continuano a lasciare le giacche di jeans nello scaffale più alto dell'armadio rimanendo immersi in un'estate che sembra non volerci lasciare, quando un essere strano afferra il cellulare e compone un numero, il mio.

"Ciao, vuoi partecipare alla festa di carnevale nel paese di mia cugina?...facciamo le principesse Disney.."

Occhi sbarrati. Mi avvicino alla finestra e tiro di lato la tenda, quasi a rassicurarmi di non essere stata in letargo per mesi, fino a Febbraio. Scruto con attenzione. Gli alberi hanno le foglie. Sospiro di sollievo.

"Chiara, siamo ad Ottobre... per caso è sceso S. Ambrogio a dire di anticipare la festa perchè a Febbraio sarà in pellegrinaggio?!...chessssidecida quest'omino!" -V. storia del carnevale ambrosiano;) ndr-

Passato lo stupore generale -il mio- vengo informata di tutti i dettagli e sopratutto che devono cucire i vestiti per tutto il paese -motivazione del largo anticipo adottato-.
Io, su ordine del caporal maggiore Chiara ho già il mio personaggio. Megara, la menosa nel film animato di Hercules.

"Appena l'ho vista ho pensato a te, sei uguale...". Non so se prenderlo propriamente come un complimento vista la descrizione fatta qui sopra, ma rido e accetto.

...Accetto?!?...Sì, non so cosa mi sia passato nel cervello in quel momento, ma accetto.
Sono all'angolo. In gabbia. Non posso tornare indietro.

I mesi si susseguono non senza problemi. Gli abiti sembrano essere usciti dalla fiaba di Gulliver, le misure adottate sono le sue e noi impersonifichiamo i lillipuziani. Non siamo molto soddisfatte del risultato. Cenerentola, Belle e la Bella addormentata si sono trasformate in pratica nei loro principi azzurri e la sottoscritta Megara pare membro di un coro gospel.
La Disney ci farebbe causa per lesa immagine personale!.
Passiamo le settimane restanti a modificare le cose a dovere e sopratutto "perquantopossibile", lasciando perdere la sedicente sarta che, se avesse avuto bisogno di una laurea, l'avrebbe di sicuro comprata!.


...direi che ora ci siamo!



Domenica 18Febbraio.
Dopo una serata passata all'insegna delle prove generali, siamo al fatidico giorno.
Ci si trova alle 14, in uno spiazzo con tutti i carri e i vari partecipanti alla sfilata. Le nostre ore di preparazione ci fanno accumulare il solito ritardo. Il problema maggiore è quello di comporre strati di vestiti sotto l'abito principesco per evitare l'ipotermia. Il risultato è simile a una salsiccia ripiena, ma siamo contente così...più o meno...
Cenerentola -Chiara- prepara la sua carrozza grigio metallizzato e sprona i "nonsoquanti" cavalli per recuperare i minuti preziosi. Vi lascio immaginare una Cenerentola alla guida, spericolata, con occhiali da sole e jeans...roba da riscrivere l'intera favola in chiave moderna!.

Arrivati. La sfilata comincia. Il delirio più totale anche. Passiamo da un iniziale "No, dài, per favore, i coriandoli non ancora" a "Vieni qui che ti faccio vedere io, ce li ho anche nelle mutande!" che visto i vari strati di vestiario tipo omino della michelin, non si capisce bene come possa accadere...

Balli. Coriandoli anche in gola. Schiuma e stelle filanti. Fiumi di gente agghindata a dovere. Carri strabilianti che esauriscono la batteria e ci lasciano approdare in ogni dove. Bambini che ci guardano con gli occhioni sognanti di chi vede il proprio personaggio dei cartoni prendere vita davanti a loro. Bambine principesche che ci chiedono di ballare. Coreografie improvvisate per far divertire questi pargoli scalmanati. Mamme che ci ringraziano e cuccioli d'uomo che fanno altrettanto nel loro modo più dolce, abbracciandoci felici...penso che rifarò questa cosa soltanto per rivedere i loro occhi increduli e sorridenti...



Il tutto si ripete martedì grasso. Cenerentola e Megara arriveranno in ritardo, causa università, ma la magia è la medesima...

Il martedì, però, non si esaurisce con la festa pomeridiana. La sera è fatta per noi "ggggiovani".
Metamorfosi. Cenerentola, evidentemente incazzata per aver perso la scarpetta, si trasforma in un rosso diavolo e Megara, per elogio alla velatissima simpatia del suo personaggio Disneyano, diviene una strega nera. A placare l'effetto "Halloween in ritardo" ci pensa Belle che, fedele al tema Disney, si ripropone in versione "Minnie la topolona".


Ci ritroviamo al pub. Festino in maschera prevedibile. Beviamo e incontriamo Santuzzo.
Non lo conoscevo ancora. Ora non posso farne a meno...sono innamorata, ragazzi!

...ok, prendete queste parole con la dovuta ironia. Vi spiego... -parentesi dovuta-

[ Santuzzo, anche detto "tu non sai chi sono io". Catanese. Ubriaco. Cinquant'enne. Lontano anni luce dall'archetipo del bello. Gira con un amico, evidentemente ubriaco anche lui, che ci mette alla prova sulle canzoni di Pupo o di Gianni Togni o cose simili. Mi rompo le scatole, mi giro, gli dico che Gianni Togni è morto, che l'ha invitato al funerale e che si è offeso perchè lui non c'è andato. Stupito, ci rimane male e la smette.

Frasi più frequenti di Santuzzo, oserei dire le uniche che usava e ripeteva in continuazione:
"Oh, io sò Santo, vengo da Catania, ma le donne mi chiamano Santuzzo"
"Oh, io faccio lo gigolò, ho tante donne...anche contesse"
"Oh -si ripropone con insitenza ndr- và che io sò cavaliere...una volta una donna voleva un figlio da me, io gliel'ho dato -in che senso, oserei dire?! ndr- e mò sò cazzi suoi...e và che io sssò cavaliere! Io le donne le faccio felici e loro fanno quello che dico io..."

Un elemento "interessante", non trovate?...Talmente interessante che decido di "divertirmi" un po'. Prende di mira Chiara facendole proposte oscene, intervengo dicendo che lei ha sedici anni, ovviamente non è vero, e che lo rinchiuderebbero per pedofilia. Mi guarda attonito. Non penso che conosca il significato della parola "pedofilia". Colgo la palla al balzo e metto in fila due o tre paroloni aulici e lui cambia obiettivo.
...Caspita, una donna che non cade tra le sue braccia -e vorrei ben vedere, mica c'è da stupirsi!-...un affronto...
Dice che lui ha capito tutto, che io comando e Chiara esegue, vuole offrirmi da bere, rispondo con un long island in mano -!- che sono astemia.
Dopo vari discorsi evidentemente importanti -!!-, lo mandiamo a quel paese e ce ne andiamo...]

Parentesi "Santuzzo" finita.
Ci fiondiamo in discoteca. Io e Chiara da sole. In mezzo a gruppi di egizi, diavoli o a tema Asterix o anni '60...ci sono anche i puffi!. Maschere di ogni genere che si scatenano su i balli più in voga. Divertimento a mille. Era da tempo che volevo andare a ballare...mai scatenata così tanto...
ma alle tre ci sparano luci in faccia...

...la favola è finita, il diavolo e la strega ritornano a casa, per rientrare nei soliti panni delle brave ragazze pigiamate e insonnolite...

...ma poi, in fondo, quale dei due sarà il travestimento?...


martedì, febbraio 20, 2007

AgLi AMICI cHe Ci SoNO sEMpRe


...anche se di faccini qui ne mancano ancora parecchi...
new version, dolcemente detta "io c'ero"...;)...mitico il mio zetterino!

lunedì, febbraio 19, 2007

[...]

Vi chiedo scusa di aver eliminato questo post. Ma molta gente aveva capito ben poco di ciò che è accaduto, stava accadendo e accade tutt'ora.

Solo una precisazione.
Lisa non si vanta delle sue azioni. Soprattutto se queste, in qualche modo, hanno fatto soffrire altre persone. Lisa non si vanta di aver perso una persona che amava, perchè questa cosa ha fatto soffrire lei e soprattutto perchè ciò che ha provato era VERO oltre ogni limite.
Chi mi conosce DAVVERO, lo sa bene.
Io non so chi abbia avuto il coraggio di insinuare una cosa simile, perchè questa persona non ha voluto palesare la propria identità, ma posso solo dire all'anonimo commentatore che, se davvero mi conosce come dice, non penso abbia capito molto di me...

Spesso non si riesce a mettere ben a fuoco ciò che noi stessi portiamo nel cuore, mi chiedo allora come si possa commentare in una maniera simile un sentimento che non si è conosciuto nemmeno lontanamente...

Carissimo Anonimo, anche se davvero sai chi sono, non sai cos'ho provato fino a qualche mese fa, non sai come passavo le mie notti o quante lacrime ha asciugato il mio cuscino...
Per questo non puoi comprendere il perchè delle mie parole in quel commento.
Non mi vergogno a dire che quello che hai scritto mi ha fatto male, molto. E non perchè tu abbia detto sacre verità, ma perchè hai giudicato senza sapere. Non sai nemmeno cosa provavo per lui, cosa abbiamo condiviso e che cosa ci siamo lasciati l'uno dell'altra... non conosci quali erano i nostri sogni iniziali e le delusioni... non sai cosa porto io di lui nella mia anima... non sai come ho imparato a riprendere in mano la mia vita, se mi sono divertita a farlo, se invece è stato difficile o se addirittura lo è ancora... Non sai nemmeno se soffro o sono felice... non sai nulla. Chiunque tu sia, non puoi sapere più di quanto non ti sia stato riferito.
Ma VIVERLA, caro Anonimo, è completamente un'altra storia.

Abbiate rispetto, almeno, dei sentimenti che non vi appartengono...

sabato, febbraio 10, 2007

uN SEnSo

Artista: Vasco Rossi
Album: Buoni o Cattivi
Titolo: Un Senso

Voglio trovare un senso a questa sera
Anche se questa sera un senso non ce l’ha
Voglio trovare un senso a questa vita
Anche se questa vita un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa storia
Anche se questa storia un senso non ce l’ha
Voglio trovare un senso a questa voglia
Anche se questa voglia un senso non ce l’ha

Sai che cosa penso?
Che se non ha un senso
Domani arriverà...
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà...

Voglio trovare un senso a questa situazione
Anche se questa situazione un senso non ce l’ha
Voglio trovare un senso a questa condizione
Anche se questa condizione un senso non ce l’ha

Sai che cosa penso?
Che se non ha un senso
Domani arriverà
Domani arriverà lo stesso
Senti che bel vento
Non basta mai il tempo
Domani un altro giorno arriverà...
Domani un altro giorno... ormai è qua!

Voglio trovare un senso a tante cose
Anche se tante cose un senso non ce l’ha...

...dedicata a Te...

martedì, febbraio 06, 2007

PRomESSo PoSt


Come promesso eccovi il resoconto della serata universitaria in "onore" del mio compleanno.
Sfatiamo il mito zetteriano secondo cui non l'avrei più postata ;).

Ho fatto l'esame. L'ho superato. Quindi preparativi al romanzo!;). Ho tutto il tempo che voglio...

Venerdì 19.01.07. A diciassette giorni dall'evento, finalmente arriva la serata tanto attesa. Meglio tardi che mai. Il programma prevede ristorante con musica dal vivo, Karaoke (che "a noi ci piace" tanto!) e balli vari.
Ventidue persone invitate. Nove conferme. Pochi ma buoni. Ci sono abituata. Non sono mai riuscita a fare una festa con più di dieci persone.

Mattina. Parto da casa con armi e bagagli. Questa sera dormirò da Chiariccia.
La giornata universitaria scorre tranquilla. Revisione di urbanistica e pomeriggio libero. Passo il pomeriggio con Fede a fare sfilate per decidere cosa farle indossare la sera.

...Questo no...Questo no...Questo nemmeno...Prendi la borsa, si va a fare shopping!

Cala la sera. Devo andare a ritirare la torta alla pasticceria vicino all'università. Saluto Fede, appagata dalle spese e dai miei consigli da ottima commessa quale sono -;)hehe!- e mi congedo.

Il tragitto sui mezzi non è il massimo. Sono le sei di sera, ora di punta, sono stanca e ho dietro il mio solito maledetto borsone che cerca disperatamente un posticino tra la folla. Scendo davanti alla pasticceria. Lo stomaco gorgoglia. Fra un po' svengo, mi dico. Ritiro la torta e compro focaccine per placare la fame che però, visto il bagaglio, vista la torta, vista la borsa dell'uni, non mangerò se non arrivata a casa di Chiariccia. E arrivare da lei si dimostrerà cosa alquanto ardua.

Ecco. L'avventura di Lilly sull'autobus parte proprio ora. Carica come un asino decido che forse è meglio prendere i mezzi nonostante di solito "prenda la pedicolare". L'ammasso di metallo arancione mi si ferma davanti con la sua imponenza, quasi l'avessi chiamato. E' proprio quello che ferma a casa di Chiara, penso. Ringrazio il cielo e salgo.

La vostra impavida non sapeva che quelle quattro ruote l'avrebbero portata chissàddddove.

Fa un po' di strada. Scruto con attenzione l'intorno. Adesso girerà in questa via, ne sono certa. Mister Bus procede dritto senza scrupoli. Gurado la mia meta allontanarsi come fanno i turisti sul treno dopo una vacanza. Dove caspita sto andando?!. Prenoto la fermata.

La fermata successiva sarà qualche chilometro più in là.

Scendo. Intorno a me buio, macchine che sfrecciano e strade ad alto scorrimento. Nessun segno di vita pedonale. Nessun segno della fermata per tornare indietro. Sola. Stanca. Con in mano una torta che andrebbe in frigorifero ed invece è fuori da un'ora, un borsone e mille altre cose. E ora?!.
Chiamo Chiara disperata che mi risponde "ti apro!". No. Maccchè "ti apro"! Ho bisogno di te! Non so dove sono!.
Mezz'ora per capirci. Mi spiega la strada più breve. Che tanto breve non sarà, ma arrivo a destinazione. Con tanto affanno, ma ci arrivo.

Iniziano i preparativi per la festa con il solito telefono squillante che reclama chiarimenti sul "dove, come e quando". Mezz'oretta accademica di ritardo e siamo fuori.
Ci si divide in due macchine. Si arriva al locale con una parentesi di " sorso di vodka alla pesca" tracannato durante il tragitto da me e Fede (tranquilli, guidava Chiara!).

Arrivati al ristorante la questione è imbarazzante. Il posto lo conosco da tempo, ma pare ci sia qualcosa d'insolito. Una delle due sale è chiusa, e in quella piccola ci siamo noi e un altro tavolo. Una ventina di persone in tutto il locale. E basta!.

Mi scuso con i miei amici dicendo che non sapevo del cambiamento. Verrò poi a sapere che è in fase di ristrutturazione.
La cosa mi lascia interdetta. Non è propriamente come avevo immaginato. Ho paura che gli altri non si divertano. La serata inizia in maniera un po' freddina, almeno da parte mia che, come mio solito, mi faccio mille paranoie.
D'un tratto, la svolta...Arriva il cantante del pianobar. Ragazzi, comincia lo show!. Siamo davvero i soliti.
Canti vari. Io e Fede che facciamo le veline su ogni sorta di musica. Si intromette Pietruzzo che viene usato come "palo" della situazione, per la sua gioia, immagino!;). Eja si trova a improvvisarsi Albano a sua insaputa e con Pietro passano alla fase "facciamo i fighi";).

Trenini stile Capodanno con l'altro tavolo. Sfide canore collettive a mò di "Amici di Maria", tavolo Lilly versus "tavolo altro tizio". Ma noi siamo i migliori come sempre!.
Mille foto e video compromettenti ;). Arriva la torta. Si spengono le candeline. Chiudo gli occhi. Esprimo il desiderio...

-guardate come ci si può ubriacare con l'acqua!-


E' tutto davvero coinvolgente. Ci divertiamo come matti. Pochi, ma buoni, l'avevo detto...

E' stata magica, come tutti i momenti che passiamo insieme.
Grazie amici miei. Davvero con tutto il cuore.

...rinnovo il brindisi fatto all'inizio di quella serata...

"AGLI AMICI CHE CI SONO SEMPRE"