Lilly Sweet-Spirit.Heart

martedì, marzo 27, 2007

LAdRi di biCicLEtTe


Una settimana di freddo e gelo. Ma se i "CMquadro" decidono di andare in bici... beh, ecco che spunta il sole. Breve, ma caldo.

La settimana scorre tra organizzazioni varie.
Programma: percorrere il Naviglio, partendo da Trezzo, su due ruote, ma senza motore, (finchè il fisico -e il tempo- lo permettono!) per raccogliere documentazioni fotografiche utili al laboratorio di urbanistica... Beh, diciamo che uniamo volentieri l'utile al dilettevole!;)
24 Marzo 2007.
Bzzzz... il cellulare vibra nella penombra del mattino. Un occhio si apre malvolentieri. Sono le sette.
Sms. "Piccola, il tempo lì com'è?"...
Barcollo fino alla finestra. Alzo la tapparella e il sole illumina la stanza. Bene. Si va.
Non ho soldi. Squillo di conferma positiva. Potrebbe dire qualunque cosa... ma fiduciosa, penso che capiranno.

Ci incontriamo a orario -quasi- previsto. Il gonfiaggio delle bici si dimostra più difficile di quanto pensassi, ma ce la caviamo egregiamente (con la solita "botta di cu..").


Raggiunto il fiume, lo stomaco si fa sentire e ci diamo alla "pausa pic-nic" su tavolacci appositi di legno, immersi in una natura che nella grigia Milano è solo un'utopia.
Appena placati i morsi della fame il tour ha davvero inizio...

Percorriamo parecchi chilometri nonostante creda di non farcela, nonostante il mio ginocchio malandato e malgrado la bici che si deve sorbire la mia povera Friede (che la fa sembrare "nonna Bice in giro a coglier funghi" e non è esattamente il massimo della comodità per uno sterrato simile -ma lei è forte, ragazzi!!-)...
Comunque pedaliamo tra risate, foto varie e "sparaggio" delle nostre solite idiozie.
E' stata una giornata magnifica e, come si direbbe alla fine di una nota pubblicità per ubriaconi;):
"NON C'ERAVAMO MAI SENTITI COSì UNITI";)...


...Mitici CMquadro, evviva l'urbanistica!

lunedì, marzo 19, 2007

mEntECuoRE

Lui:Il Cuore
Lei: La Mente

Mente e Cuore.
Lei razionale, Lui istintivo.
Lei valuta, comprende. Lui agisce e vive.
Lei cade e si rialza. Lui si spaventa e si chiude.
Lui vorrebbe crederci. Ancora. Nonostante tutto. Lei lo persuade a non farlo, incattivita e increudula.
... Non sono mai d'accordo.
Lui sogna. Lei organizza.
Lei capisce cosa è giusto. Pensa, per non sbagliare. Lui sa cosa è sbagliato. Ma lo fa lo stesso perchè non riesce a impedirselo.
Lui vive di attimi. Lei di regole.
Lui è felice del suo oggi. Lei insegue, affannata, il suo domani... e forse il suo oggi non lo vede nemmeno passare.
Lui cammina a un metro da terra. Lei ha le radici ben salde al terreno.
Lei condanna. Lui giustifica.
Lei decide. Lui si adegua e si plasma.
Lei sa. Lui crede.
Lui affronta le maree, pur sapendo che potrà colare a picco. Lei aspetta che Lui cada per dirgli, con ira, "Io ti avevo avvertito".

...Mi domando come facciano a coesistere in noi due mondi così opposti...
In perenne conflitto tra ciò che sarebbe giusto e ciò che ti donerebbe anche solo un istante di gioia.
Con il rischio che quell'istante sfumi nel nulla più assoluto... con il rischio che Lui si ritrovi ancora una volta a raccogliere i pezzetti delle sue illusioni...
...E chissà se questa volta ce la farebbe ancora...

domenica, marzo 18, 2007

tELepATia

Ho appena finito di parlare con zetterino... proprio due istanti dopo aver pubblicato il mio nuovo post...

E' proprio vero allora...

...LE SORPRESE NON FINISCONO MAI...:)
comprese quelle che fanno sorridere...

Buon lavoro e buona Red Bull;)... Lily raggiunge Morfeo...

CoMPLeaNno coN sORPrEsA

Dopo aver passato una settimana all'insegna del nomadismo per degli inevitabili -?- lavori in casa che mi hanno portato ad avere una tana senza bagno ("...non si poteva far la pipì perchè non c'era il vasino lì..." ve la ricordate la canzoncina orribile dell'asilo? "...in via dei matti numero zeeeeroooo...", ecco più o meno così!), mi ritrovo qui, a lavori terminati, ad aggiornarvi sulla serata di sabato 10 marzo...

Compleanno di Ale...
Tutto è organizzato alla perfezione. Tutto, come al solito ultimamente, si terrà nei dintorni di Brescia.
Aperitivo. Cena. Discoteca. L'usuale pozione magica del divetimento.
Ci si ritrova alle 18 in Centrale per prendere il treno che ci porterà a destinazione. Siamo i soliti noti -CMquadro- più una, la sorella di Eja. Gli altri ci attendono alla meta.
L'ora di viaggio trascorre tra la marea di idiozie che spariamo come sempre, da copione.
Arriviamo in orario. Chiara è in ritardo -come previsto- e attendiamo circa tre quarti d'ora!.

"C'era traffico..." si scusa
"si, si, lo sapevamo" ironizziamo.

Finalmente aperitivo. Facciamo conoscenza degli amici di Ale e ci si fionda al ristorante. Ci sono i "momenti foto" e i "momenti canti tipici bresciani e non". Antipasto. Primo. Secondo. Torta e caffè.


E' l'ora della discoteca. Coda interminabile nonostante la prenotazione del tavolo. Coreografie di cubisti e cubiste e noi donzelle che ci improvvisiamo tali ballando sul tavolino della sala. Le ore passano inesorabili avvolti dalla musica e da fiumi di gente scalmanata.


Arriva l'ora di tornare e, dopo esserci accorti della "magica sparizione" della tanto amata cravatta di Pietruzzo, dopo averla cercata invano sotto tavoli e divani, raccogliamo le nostre forze (e le nostre borse!) e ce ne andiamo.

Momento da tenere in mente_
luogo: Auto di Chiara
conducente: Eja
Retromarcia. Rumore improvviso. "Cos'è?". "Abbiamo preso qualcosa sotto la ruota". Ci si affaccia. "no, nulla. E' un bicchiere rotto". "meno male che non è successo niente."

Si arriva alla casa ospitante senza più curarsene.

Sono circa le cinque. Ci si mette d'accordo sulla disposizione dei nostri corpicini nei letti e si raggiunge il mondo dei sogni.

Mattina. Siamo svegliati dalle campane di una chiesa che la sera prima non avevamo affatto notato, ma che è praticamente dentro casa!.
Facciamo finta di nulla. Si dorme ancora.
Fase due. Un cretino martella inspiegabilmente su un cancello di ferro.
Facciamo finta di nulla -dopo varie imprecazioni!-. Si dorme ancora.
Fase tre: il ritorno delle campane.
Fase quattro: le campane insistono.
Fase cinque: le campane non mollano.
Fase sei:...datemi una bomba a mano!!!. Dopo aver sognato di dire alla mia prof di progettazione che progetterò una chiesa senza campanile -per ovvie motivazioni!-, decidiamo che forse è ora di alzarci.

E' l'una. Latte, caffè e lasagne...mica male;).

Si riparte, alla volta di casa. Saluti. Anche questo "uichend" è terminato, tra le nostre risate e momenti da ricordare...

Ragazzi, tutti in macchina, si va...

...ma ne siamo davvero così sicuri?...


...ricordate il bicchiere rotto?...Le sorprese non finiscono mai...

lunedì, marzo 05, 2007

pErdErSi Mai

Settembre 1990.
Eccole. Con la cartella sulle spalle corrono incontro al loro primo giorno di scuola.
Sanno che grazie a quell'esperienza conosceranno molti altri bimbi della loro età... quello che non sanno è che una di queste amicizie diverrà, nel tempo, magica e infinita...
Sono passati diciassette anni da quel giorno. Un numero che, da solo, vale quasi tutta la mia vita. E mi ritrovo qui, a scrivere di Noi, dopo mille momenti insieme, mille sorrisi e risate... dopo il nostro essere state bambine e adolescenti, insieme, ancora e ancora... dopo il nostro crescere che ci ha portate inevitabilmente su strade diverse e parallele, strade che per lungo tempo ci hanno allontanate... con il corpo e, forse, molto spesso, anche con la mente...ma mai con il cuore.
Quante volte ti ho ripensata su quel ghiaccio. Ripenso ai costumi che la tua mamma ti cuciva per le gare. E a quelli che, invece, faceva per il mare con la stoffa avanzata. Ripenso alla prima volta che i pattini li hai fatti indossare a me in quel piccolo palazzetto dello sport dove ti allenavi... tu giravi su te stessa come se fosse la cosa più normale del mondo e io a fatica mi reggevo in piedi... poi mi prendevi per mano e mi sostenevi ad ogni mia incertezza. Ma questo, poi, lo abbiamo fatto per lungo tempo. Sempre insieme, pronte ad esserci l'una per l'altra.
Ripenso a Pigra, la casa in montagna che ci ha accolte per estati ed inverni. Le belle giornate passate in casa a costruire pupazzi con il pongo, con tua mamma che ci imponeva di uscire al sole. Le monetine "rubate" da quel salvadanaio per andare a giocare al videogioco di "Sailor Moon". I giri in bicicletta per andare a comprare il solito Magnum con le mandorle...
Ripenso ai nostri primi amori. Quel bimbo che aveva scritto su un pezzetto di carta, con una grafia illeggibile, "lo so che sono brutto, ma ti amo", quando "Ti Amo" non avevamo bene idea nemmeno di cosa significasse (e, detto tra noi -mica troppo tra noi-, penso di non saperlo bene nemmeno ora!).
Ripenso alle verticali finite schifosamente con le mani su quei lumaconi bavosi di montagna. Ai vasi che rischiavamo di far cadere per questo. Ai nostri record a pallavolo, quando si cercava di non far mai cadere la palla. Alla palla che finiva nel giardino di sotto e nessuna delle due che voleva andarla a prendere... Ripenso a Camilla, la tartaruga che si nascondeva nei sacchi di foglie da portare al macero, e all'omino che costantemente ce la riportava...
Fino al giorno in cui l'omino non è più tornato...e nemmeno Camilla!
E poi c'è Pigra d'inverno... la mezzanotte dopo il capodanno, fuori a fare a palle di neve con un orrendo cappellino col pon-pon in cima... Il raffreddore e la Propoli con lo zucchero che ho sempre odiato...
E ripenso alla Corsica. Le giornate sulla spiaggia a mangiare pane e "Saint Morét". Le nuotate in quel magnifico mare. Quella immensa natura incontaminata con la luna e le stelle che illuminavano a giorno le stanze. La notte di S. "Lord Enzo"...;) Le crépe con la nutella e i negozietti a Porto Vecchio...

Quanti attimi che mi tornano in mente...
Fino a quando la vita ci ha allontanate per lungo tempo... senza sapere che in Noi c'è qualcosa che supera ogni ostacolo...
2 Marzo 2007.
Finalmente ci siamo riviste. Due chiacchiere. Passeggiate per negozi e pranzo in Duomo, sedute sul marciapiede, con i mitici panzerotti di Luini. Le nostre solite risate e la voglia di raccontarci tutto quello che ci siamo perse l'una dell'altra, accorgendoci che quel tempo era davvero troppo poco, ma sapendo che ce ne sarà ancora molto altro che ci attende.

La gioia più grande e indescrivibile è stata la sensazione di non esserci mai allontanate...


Grazie per ogni istante Amica mia, per quelli che porto nel cuore e per quelli che ci saranno...
Sei speciale...Ti voglio bene


p.s.- momento esilarante della giornata in questione.
Scena: Negozio d'abbigliamento
Situazione: Lilly cerca qualcosa per una serata in programma a breve. Lilly e Ery girano per il negozio.

Ery dice, o meglio, le mie orecchie "captano" -Una maglietta con scritto di scoparti??-
...occhi sbarrati...

-Eeeeh??- chiedo incredula mentre penso fino a che punto si sia ridotta la moda...
Ery non capisce il mio stupore e gira la maglietta verso di me...



domenica, marzo 04, 2007

iNFinitA dOLcEZzA

amore di zia...