Lilly Sweet-Spirit.Heart

martedì, febbraio 06, 2007

PRomESSo PoSt


Come promesso eccovi il resoconto della serata universitaria in "onore" del mio compleanno.
Sfatiamo il mito zetteriano secondo cui non l'avrei più postata ;).

Ho fatto l'esame. L'ho superato. Quindi preparativi al romanzo!;). Ho tutto il tempo che voglio...

Venerdì 19.01.07. A diciassette giorni dall'evento, finalmente arriva la serata tanto attesa. Meglio tardi che mai. Il programma prevede ristorante con musica dal vivo, Karaoke (che "a noi ci piace" tanto!) e balli vari.
Ventidue persone invitate. Nove conferme. Pochi ma buoni. Ci sono abituata. Non sono mai riuscita a fare una festa con più di dieci persone.

Mattina. Parto da casa con armi e bagagli. Questa sera dormirò da Chiariccia.
La giornata universitaria scorre tranquilla. Revisione di urbanistica e pomeriggio libero. Passo il pomeriggio con Fede a fare sfilate per decidere cosa farle indossare la sera.

...Questo no...Questo no...Questo nemmeno...Prendi la borsa, si va a fare shopping!

Cala la sera. Devo andare a ritirare la torta alla pasticceria vicino all'università. Saluto Fede, appagata dalle spese e dai miei consigli da ottima commessa quale sono -;)hehe!- e mi congedo.

Il tragitto sui mezzi non è il massimo. Sono le sei di sera, ora di punta, sono stanca e ho dietro il mio solito maledetto borsone che cerca disperatamente un posticino tra la folla. Scendo davanti alla pasticceria. Lo stomaco gorgoglia. Fra un po' svengo, mi dico. Ritiro la torta e compro focaccine per placare la fame che però, visto il bagaglio, vista la torta, vista la borsa dell'uni, non mangerò se non arrivata a casa di Chiariccia. E arrivare da lei si dimostrerà cosa alquanto ardua.

Ecco. L'avventura di Lilly sull'autobus parte proprio ora. Carica come un asino decido che forse è meglio prendere i mezzi nonostante di solito "prenda la pedicolare". L'ammasso di metallo arancione mi si ferma davanti con la sua imponenza, quasi l'avessi chiamato. E' proprio quello che ferma a casa di Chiara, penso. Ringrazio il cielo e salgo.

La vostra impavida non sapeva che quelle quattro ruote l'avrebbero portata chissàddddove.

Fa un po' di strada. Scruto con attenzione l'intorno. Adesso girerà in questa via, ne sono certa. Mister Bus procede dritto senza scrupoli. Gurado la mia meta allontanarsi come fanno i turisti sul treno dopo una vacanza. Dove caspita sto andando?!. Prenoto la fermata.

La fermata successiva sarà qualche chilometro più in là.

Scendo. Intorno a me buio, macchine che sfrecciano e strade ad alto scorrimento. Nessun segno di vita pedonale. Nessun segno della fermata per tornare indietro. Sola. Stanca. Con in mano una torta che andrebbe in frigorifero ed invece è fuori da un'ora, un borsone e mille altre cose. E ora?!.
Chiamo Chiara disperata che mi risponde "ti apro!". No. Maccchè "ti apro"! Ho bisogno di te! Non so dove sono!.
Mezz'ora per capirci. Mi spiega la strada più breve. Che tanto breve non sarà, ma arrivo a destinazione. Con tanto affanno, ma ci arrivo.

Iniziano i preparativi per la festa con il solito telefono squillante che reclama chiarimenti sul "dove, come e quando". Mezz'oretta accademica di ritardo e siamo fuori.
Ci si divide in due macchine. Si arriva al locale con una parentesi di " sorso di vodka alla pesca" tracannato durante il tragitto da me e Fede (tranquilli, guidava Chiara!).

Arrivati al ristorante la questione è imbarazzante. Il posto lo conosco da tempo, ma pare ci sia qualcosa d'insolito. Una delle due sale è chiusa, e in quella piccola ci siamo noi e un altro tavolo. Una ventina di persone in tutto il locale. E basta!.

Mi scuso con i miei amici dicendo che non sapevo del cambiamento. Verrò poi a sapere che è in fase di ristrutturazione.
La cosa mi lascia interdetta. Non è propriamente come avevo immaginato. Ho paura che gli altri non si divertano. La serata inizia in maniera un po' freddina, almeno da parte mia che, come mio solito, mi faccio mille paranoie.
D'un tratto, la svolta...Arriva il cantante del pianobar. Ragazzi, comincia lo show!. Siamo davvero i soliti.
Canti vari. Io e Fede che facciamo le veline su ogni sorta di musica. Si intromette Pietruzzo che viene usato come "palo" della situazione, per la sua gioia, immagino!;). Eja si trova a improvvisarsi Albano a sua insaputa e con Pietro passano alla fase "facciamo i fighi";).

Trenini stile Capodanno con l'altro tavolo. Sfide canore collettive a mò di "Amici di Maria", tavolo Lilly versus "tavolo altro tizio". Ma noi siamo i migliori come sempre!.
Mille foto e video compromettenti ;). Arriva la torta. Si spengono le candeline. Chiudo gli occhi. Esprimo il desiderio...

-guardate come ci si può ubriacare con l'acqua!-


E' tutto davvero coinvolgente. Ci divertiamo come matti. Pochi, ma buoni, l'avevo detto...

E' stata magica, come tutti i momenti che passiamo insieme.
Grazie amici miei. Davvero con tutto il cuore.

...rinnovo il brindisi fatto all'inizio di quella serata...

"AGLI AMICI CHE CI SONO SEMPRE"

5 Comments:

At mercoledì, febbraio 07, 2007 11:39:00 AM, Anonymous Anonimo said...

Dunque...mi dici commenta...si..ma se commento sempre sul tuo blog il mio a cosa serve???cmq lo sai cs ne pensavo di quella serata,è stata bella cm tt quelle in cui usciamo insieme!!siamo un bel gruppo e potremmo andare nel posto peggiore del mondo e divertirci lo stesso tantissimo!!

 
At giovedì, febbraio 08, 2007 12:05:00 AM, Blogger Lilly said...

...quanto siamo bbbbbbellllliiiiiiiii...:)

 
At venerdì, febbraio 09, 2007 12:30:00 PM, Anonymous Anonimo said...

Che bella che sei in queste foto..
Tanti bacini!

 
At sabato, febbraio 10, 2007 12:53:00 PM, Blogger Lilly said...

...grazie tesorinaaaaaa!..a quando la nostra cioccolata calda?..non aspetteremo mica che si trasformi in un gelato!?;)...bacino...

 
At sabato, febbraio 10, 2007 1:37:00 PM, Anonymous Anonimo said...

Ma certo che no!!
Io ci sono sempre.. un giorno che puoi.. squilla e ci becchiamo!!..
Non vedo l'ora!!!

 

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