uNA CarLOTta TUtTa MiA

Ore 11 del mattino. Mentre sono a casa a studiare per un esame, l'ultimo prima dell'agognata laurea, squilla il cellulare.
Guardo il display. Mamy.
"Lisa, tra dieci minuti siamo sotto casa, scendi per aiutarci con i sacchetti della spesa?..."
Ancora vergognosamente in pigiama, riattacco e mi accingo alla vestizione.
Ma io dico, sono in due e non ce la fanno?. Penso. Cos'hanno comprato? L'intero centro commerciale?.
Citofono. "Siamo qui. Scendi in box..."
"Sì, sì ho capito!". Scontrosa e antipatica come mio quasi solito al mattino.
Infilo le mie asics (senza calzini per fare più in fretta) esco e chiudo la porta.
Scenario:
Mio padre vicino al box. Chiuso!. Mah...
Mia mamma che sbuca da dietro l'angolo con la mia cucciola nel passeggino. Ari-Mah...
E la spesa?. Boh. La gente è strana. A quanto pare anche i miei!. Devo aiutarli a portare i sacchetti e mettono la macchina in garage?!. triplo-Mah... ...
"Eh caspita... è pesante... un sacco di roba... non so se ce la facciamo..."
Mia mamma assume la solita inconfondibile faccia di chi non me la racconta giusta mentre mio padre afferra la maniglia del box e apre...
Se, se vabbeh, ho capito. Sarà un super gigante uovo di Pasqua.
Affaccio il crapino e...
"Ti presento Carlotta..."

...Gigante, è gigante... ma mi sa che a Pasqua non la mangio mica!!...

Non potevi arrivare in un giorno più azzeccato... -Di 17. A dimostrazione del fatto che a me questo numero porta tutt'altro che male. -Il giorno di S. Patrizio -zietto, dilla tutta... qui c'è il tuo zampino da lassù, eh?!;)-.

Sì, ok, non è così fiammante e nuova di pacca, ma è tutta mia... e poi mi è stata regalata con tanto di fiocco sul tettuccio!. Stile film americano. Meglio di così?

... Ovviamente la prima a mettersi alla guida è stata... Angelica -!!-. Io ero troppo impegnata a saltare dalla gioia.

Grazie a Papy e Mamy. A Papy il grazie più grosso per il suo fantastico fiuto per gli affari... mitico cane da caccia!. A Mamy un grazie speciale, perchè per la prima volta nella sua vita non si è fatta sgamare (concedetemi il termine spudoratamente milanese) la sorpresa se non a trenta secondi dalla fine!.